”Hochrain” di Franz Hirtzberger è un Riesling estremamente elegante e rigoroso. Tedesco, Altoatesino? No, austriaco. Infatti nasce nel cuore della regione di Wachau, in una valle mozzafiato dove scorre il Danubio, inserita nelle bellezze senza tempo del patrimonio Unesco dal 2000. Qui la famiglia Hirtzberger ha a cuore i propri vigneti da cinque generazioni, su terrazzamenti impressionanti e dalla gestione molto impegnativa. La cantina è ormai da decenni uno dei punti di riferimento per tutto il territorio, sia per la conoscenza profonda dei terreni e dei vitigni autoctoni, sia per il livello molto alto di qualità raggiunto. E non fa eccezione nemmeno questo Riesling, che si presenta regale anche dalla sua bottiglia –dalla forma inconfondibile- e dalle etichette dorate con lo stemma di famiglia che ci porta indietro nel tempo.

Il Riesling Smaragd ”Hochrain” inizia il suo percorso tortuoso di produzione tra le vigne terrazzate nella vendemmia, che avviene secondo il metodo scalare: le uve vengono selezionate attraverso più passaggi nei filari, in modo da garantire la più alta attenzione nella scelta dei grappoli. Le viti hanno oltre 50 anni e sono ben radicate sul suolo composto da roccia e sabbia. La famiglia Hirtzberger intende da sempre far esprimere il vitigno in purezza, esaltando le qualità territoriali e per questo anche la fermentazione avviene tramite lieviti indigeni in vasche di acciaio. L’affinamento utilizza invece il legno di rovere delle botti grandi.

”Hochrain” Riesling Smaragd della cantina Hirtzberger ha del sorprendente per quanto risulti pulito e deciso. Il giallo dorato è profondo e luminoso, quasi brillante alla vista. I profumi corrono su una gamma vasta di aromi che vanno dalla frutta gialla, alla vaniglia e il miele, fino a giungere a note più speziate di pepe. In bocca spicca per mineralità e sapidità, con un finale in cui il residuo zuccherino tipico del Riesling fa capolino, anche se non risulta mai stonato o eccessivo. “Smaragd” significa “smeraldo”, ad indicare la linea di alta gamma della cantina. Per apprezzarne la finezza non c’è bisogno di un re, ma non abbiamo dubbi che l’occasione in cui stappare questa bottiglia debba essere speciale.